Ieri sera guardavo su youtube il video di un tradar italiano con esperienza pluridecennale che riteneva il cambio eurodollaro in ipervenduto con l'euro destinato a puntare ad 1,15 proprio perchè le tariffe sarebbero un mezzo bluff e trump vorrebbe un dollaro più debole.
Io al momento la vedo diversamente.
C'è da dire che i cambi dipendono da fattori su cui la politica ha poco peso a meno che non ti chiami Cina, perchè in quel caso non esiste separazione dei poteri e non c'è il problema della mancanza di manodopera.
Trump afferma che vuole il dollaro debole:
1) per diminuire le importazioni e quindi sostituire quello che non importa con quello che viene prodotto internamente
2) per aumentare le esportazioni.
Il punto numero 1 lo persegue anche con i dazi. Il suo problema è che l'america non ha la capacità produttiva di sostituire quello che importa ed aumentare quello che esporta perchè è praticamente già a livello di piena occupazione. Lui vuole pure chiudere le frontiere e deportare migranti che sono quelli che fanno il lavoro sporco tenendo bassi i costi della manodopera. In un sistema gold standard il meccanismo sarebbe stato più semplice perchè con lo squilibrio della bilancia commerciale automaticamente ci sarebbe stato il deprezzamento della valuta che importa di più.
Il cambio è per difinizione un valore relativo e nel caso eurusd relativo all'euro.
Leggevo da uno studio riportato da Joachim Klement che attualmente il 42% del commercio globale coinvolge almeno un Paese europeo.
Con la situazione politico economica questo dato sembrerebbe destinato a contrarsi e con esso immagino la forza relativa dell'euro rispetto alle altre major.
Ed a maggior ragione l'europa avrebbe bisogno di stimoli monetari e fiscali piu forti di quelli della concorrenza con conseguenze sulla valuta.
Come vedi eurusd?
Ieri sera guardavo su youtube il video di un tradar italiano con esperienza pluridecennale che riteneva il cambio eurodollaro in ipervenduto con l'euro destinato a puntare ad 1,15 proprio perchè le tariffe sarebbero un mezzo bluff e trump vorrebbe un dollaro più debole.
Io al momento la vedo diversamente.
C'è da dire che i cambi dipendono da fattori su cui la politica ha poco peso a meno che non ti chiami Cina, perchè in quel caso non esiste separazione dei poteri e non c'è il problema della mancanza di manodopera.
Trump afferma che vuole il dollaro debole:
1) per diminuire le importazioni e quindi sostituire quello che non importa con quello che viene prodotto internamente
2) per aumentare le esportazioni.
Il punto numero 1 lo persegue anche con i dazi. Il suo problema è che l'america non ha la capacità produttiva di sostituire quello che importa ed aumentare quello che esporta perchè è praticamente già a livello di piena occupazione. Lui vuole pure chiudere le frontiere e deportare migranti che sono quelli che fanno il lavoro sporco tenendo bassi i costi della manodopera. In un sistema gold standard il meccanismo sarebbe stato più semplice perchè con lo squilibrio della bilancia commerciale automaticamente ci sarebbe stato il deprezzamento della valuta che importa di più.
Il cambio è per difinizione un valore relativo e nel caso eurusd relativo all'euro.
Leggevo da uno studio riportato da Joachim Klement che attualmente il 42% del commercio globale coinvolge almeno un Paese europeo.
Con la situazione politico economica questo dato sembrerebbe destinato a contrarsi e con esso immagino la forza relativa dell'euro rispetto alle altre major.
Ed a maggior ragione l'europa avrebbe bisogno di stimoli monetari e fiscali piu forti di quelli della concorrenza con conseguenze sulla valuta.